DA GIOTTO AL DIGITALE

PITTURA | SALVO (SALVATORE MANGIONE)

Nel mondo della pittura figurativa Salvo (Salvatore Mangione, 1947-2015) occupa un posto molto significativo, specialmente per essere uno dei pochi esponenti a pieno titolo dell’arte postmoderna.

I riferimenti pittorici dell’artista di origini siciliane sono le figure schematiche di Giotto e di Sironi, ma con un filtro estetico del tutto originale e personale. Paesaggi statici, multicolori, privi di figure umane. Il silenzio è però bilanciato da una visione cromatica di grande energia. Il singolo quadro è invaso da una ricca palette di tonalità in contrasto, anche opponenti, con risultati elettrici.

Negli anni ’80, Renato Barilli notò il conflitto tra quelle scene metafisiche e le palette cromatiche che trascrivevano gli effetti del neon o addirittura della grafica digitale, all’epoca in fase primordiale.

Le opere di Salvo sono intrise di materia sintetica. Egli non conosce il chiaroscuro: anziché degradare verso il nero, i colori virano verso nuance inattese.