CENT’ANNI DI COLORE

FASHION | MISSONI

Nel mondo della moda, l’idea stessa del colore coincide con il nome di Missoni, la cui riconoscibilità risiede proprio nei fantasmagorici pattern cromatici applicati soprattutto nella maglieria.

Torniamo a parlarne poiché lo scorso 11 febbraio Ottavio Missoni, fondatore dell’azienda assieme a sua moglie Rosita, avrebbe compiuto 100 anni. Lontano dal glamour milanese, il “grande vecchio” del Made in Italy – fu un pioniere della moda industrializzata già negli anni ’50 – Missoni concepiva il prodotto come risultato di processi emotivo-percettivi da un lato, ma dall’altro come di un’interazione con i fermenti artistici del dopoguerra, in particolare la pittura astratto-geometrica.

Tra pennarelli e fogli a quadretti, “Tai” amava create personalmente i pattern che poi sarebbero diventati golf, abiti da sera, sciarpe e perfino arazzi (per Saporiti, negli anni ’80).

Missoni ha trasformato il colore come un linguaggio universale, capace di sopravvivere alle trasformazioni del gusto e dei consumi.

 

Hundred years of color – In the world of fashion, the own idea of color coincides with the name of Missoni, whose recognizability lies precisely in the phantasmagoric chromatic patterns applied especially in knitwear.

We talk about it again because on 11 February Ottavio Missoni, founder of the company together with his wife Rosita, would have turned 100. Far from the Milanese glamor, the “great old man” of Made in Italy – he was a pioneer of industrialized fashion as early as the 1950s – Missoni conceived the product as the result of emotional-perceptive processes on the one hand, but on the other as a interaction with the artistic ferments of the postwar period, in particular abstract-geometric painting.

Between felt-tip pens and squared paper, “Tai” loved to personally create the patterns that would later become sweaters, evening dresses, scarves and even tapestries (for Saporiti, in the 1980s).

Missoni has transformed color as a universal language, capable of surviving the transformations of style and consumption.