L’INTONACO COME TELA

WALL ART | BETTY LARKIN

Nella header della sua pagina Instagram lei si definisce “designer”, ma noi che la seguiamo da tempo siamo propensi a riconoscere i suoi lavori come vere e proprie installazioni artistiche.

Betty Larkin intrattiene con le superfici murarie un rapporto simbiotico, sia che si trovino all’esterno sia che siano al chiuso, indipendentemente dalle rispettive dimensioni.

Le sue opere consistono in griglie geometriche attraversate da linee aspre e irregolari, che sembrano i margini di fogli strappati.

I campi così definiti vengono riempiti di colore fino a comporre delle palette molto sofisticate, ricche di nuance ma sempre molto coerenti e armoniche.

Gli interventi dell’artista californiana sono indifferenti alla conformazione liscia o ruvida del supporto edilizio, ma rappresentano vere e proprie sovrapposizioni poetiche in grado di conferire ai micro-paesaggi una forte personalità.

 

Plaster as canvas – In the header of her Instagram page she defines herself as a “designer”, but we who have been following her for a long time are inclined to recognize her works as true artistic installations.

Betty Larkin maintains a symbiotic relationship with wall surfaces, whether they are outdoors or indoors, regardless of their respective dimensions.

Her works consist of geometric grids crossed by rough and irregular lines, which look like the edges of torn sheets of paper.

The fields thus defined are filled with color to compose very sophisticated palettes, rich in nuances but always very coherent and harmonious.

The interventions of the Californian artist are indifferent to the smooth or rough conformation of the building support, but represent true poetic superimpositions capable of giving the micro-landscapes a strong personality.