SHOCKING MIAMI

DESIGN | VERSACE

Colori esplosivi per la Home Collection di Versace. In occasione della design week 2019 di Milano, nel quadro degli eventi fuorisalone, la griffe della medusa ha puntato sulla carica dell’emozione cromatica. Le tinte al neon, tipiche degli edifici déco di Miami, si sommano alle forme baroccheggianti tipiche della linea d’arredo della Medusa.

Nel cortile dell’headquarter di via Gesù, la mitica Donatella ha voluto un’installazione organizzata secondo le specializzazioni delle parti domestiche, differenziando i colori dominanti: rosa Barbie per la camera da letto, verde per il soggiorno e azzurro per la zona pranzo.

Tra i dettagli ricordiamo le palme (vere), la moquette in multi-fantasia che collega le diverse piattaforme, i tessuti lurex e le pedane girevoli a forma di stella che espongono la poltrona iconica in plastica.

Un’atmosfera decisamente audace, psichedelica, che strizza l’occhio alla discoteca anni ’80. Con una palette che non concede mezze misure.

FACCIATA DIGITALE

ARCHITETTURA | MELBOURNE

Di recente, a Melbourne (Australia) è stato completato un edificio a torre destinato a diventare iconico sia per il luogo (Swanston Square, da cui l’intervento prende il nome) sia per la Fairview, l’azienda specializzata in progettazione, produzione e posa di sistemi di facciata.

L’immagine generale della facciata è riconducibile alla soluzione del fuori-scala. Si è optato per una grafica astratta, slegata dal ritmo dei piano e della aperture. Anzi, i parapetti delle balconate continue sono semplicemente i supporti dei pannelli metallici colorati che, nell’insieme, formano dei motivi di chiara derivazione organico-digitale.

Insolita è anche la preminenza del nero che fa da sfondo alle chiazze concentriche dai colori vivaci, presenti in 18 tonalità.

Un audace messaggio urbano, capace di conferire una forte identità a un tessuto di espansione, terreno di sperimentazione architettonica.

IL FESTIVAL DEL COLORE

ARTE | COACHELLA

Innanzitutto musica, ma anche moda, arte, design e tanta, tanta amicizia. Questi sono gli ingredienti di Coachella Valley Music and Arts Festival, che si è svolto lo scorso aprile, come accade da vent’anni in qua, nell’Empire Polo Field di Indio, in California.
La manifestazione, che attira un pubblico enorme e prevalentemente giovane, è l’incubatore di nuove tendenze: sotto l’egida della musica alternative ed elettronica, si sperimentano nuovi linguaggi trasversali e multidisciplinari.

Le installazioni artistiche del 2019 sono state concepite e realizzate nel segno del colore, con potenza visiva sia di giorno che di notte. La più “virale” è certamente Sarbalé Ke, l’aggregato di gigantesche strutture tronco-coniche progettate da Francis Kéré, con squame rosa, arancio e blu.
Le tinte arcobaleno caratterizzano invece Spectra la torre cilindrica con cui Newsubstance ha voluto esplorare il rapporto tra la luce e paesaggio nel contesto del festival.

Perfetto sia per la sosta che per i selfie, Colossal Cacti, di Office Kovacs: una piantagione di cactus geometrici, di ispirazione pop-postmoderna.

COME UN LOMBRICO COLORATO

DESIGN | BLÅ STATION

La tipologia non riveste alcun carattere di novità, anzi… L’aggregazione lineare (e teoricamente illimitata) di moduli imbottiti rappresenta, per il divano Bob, una soluzione tipica di alcune proposte italiane degli anni ’60 (Zanuso, Boeri, ecc.). Tuttavia, questo modello disegnato da Stefan Borselius e Thomas Bernstrand riattualizza il concetto del divano estensibile a piacere introducendo una comportamentalità nuova. Oltre a stabilirne con precisione la lunghezza, il cliente può giocare liberamente sulla combinazione cromatica del rivestimento tessile.

Nelle foto è riportata la versione “Airport”, senza braccioli, che appare più essenziale e schematica di quella pensata per l’ambiente domestico.

La Blå Station, l’azienda svedese che produce il modello, mette a disposizione una gamma estesissima sia di soluzioni geometriche (raccordi, ecc.) che di colori. Questi ultimi, guarda caso, sono proprio NCS!

LE VELE ORIGAMI

ARCHITETTURA | TEXAS

Il complesso architettonico del Westside Natatorium di El Paso (Texas) si presenta come un aggregato di volumi schematici e austeri, con rivestimento grigio, dove la funzione prevale sulla ricerca formale.
Per contrappuntare questo rigore, i progettisti (Marc Fornes + Theverymany) hanno deciso di creare, all’esterno, un elemento accattivante e scenografico, con valenza quasi emozionale.

L’ingresso viene enfatizzato da una pensilina sinusoidale a tre ali che, come un veliero colorato, accoglie gli utenti, diventando così la parte caratterizzante del centro sportivo.

Il manufatto, dotato di forte tridimensionalità, è costituito dall’assemblaggio di moduli metallici, con l’effetto finale di un origami. Questi sono verniciati in azzurro e giallo, a scacchiera. I punti di appoggio sono plinti di cemento fruibili come panchine.

Un pattern optical, decisamente dinamico, metafora del mare.

RAGNATELE ARCOBALENO

ARTE | GABRIEL DAWE

Gabriel Dawe è nato a Città del Messico, dove è cresciuto circondato dall’intensità e i colori della tradizione messicana. Dopo aver lavorato come graphic designer, si trasferisce a Montreal, in Canada, nel 2000, dove comincia a sperimentare e a creare opere d’arte, arrivando a esplorare i tessuti e il ricamo. In breve tempo, il lavoro di Dawe si è evoluto nella creazione di installazioni di grandi dimensioni con il filo da cucito.

Tra il 2010 e il 2016 dà vita al ciclo di installazioni denominate “Plexus”, che si presentano come ragnatele intricate ma ordinate geometricamente, audaci e delicate allo stesso tempo. Mentre appaiono eteree e impalpabili sul piano fisico, sono accattivanti ed energiche su quello visivo grazie all’impiego costante delle tinte arcobaleno.

Nella loro semitrasparenza, quei vortici intrattengono con lo spazio preesistente un rapporto complesso, che apre nuove modalità di percezione e di esperienza visiva, anche in relazione alle diverse tipologie di luce.

MAGLIERIA MAGICA

MODA | MISSONI HOME

Per la settimana del design di Milano (9-14 aprile), Missoni ha voluto un’installazione singolare nel proprio showroom, curata da Alessandra Roveda.

L’ambientazione è consistita in un interior ricoperto in ogni sua parte di maglia variopinta, con un esito a dir poco magico, fiabesco e anche un po’ naïf.
Straordinario saggio d’arte e artigianalità, il lavoro della Roveda ridisegna e reinventa lo spazio cosi come la consistenza e la concezione degli elementi d’arredo, trasformando l’habitat in un’esperienza avvolgente e coinvolgente, sensuale, colorata e morbida, che assegna alla maglia il ruolo di assoluta protagonista.

Secondo la pratica artistica dello yarn bombing, trasforma il crochet in un’affascinante onnicomprensiva veste delle cose, un trait-d’union tra passato e futuro, rendendo evocativa e al tempo stesso imprevedibile, aliena e unica la fisionomia di mobili della memoria, comuni oggetti d’affezione come divani, letti, poltrone, libri, librerie, orologi a pendolo e molto altro ancora.

CANYON ARCOBALENO

ARCHITETTURA | SINGAPORE

La volumetria della Nanyang Primary School, appena completata a Singapore su progetto di Studio 505, si basa su due corpi allungati e paralleli, tra i quali si forma un percorso pedonale interno, che funge simultaneamente da spazio di aggregazione e di distribuzione.

La soluzione della facciata a strisce multicolor orizzontali, già presente verso la strada, si ripropone anche sui fronti del percorso privato, ma con un effetto visivo molto più dirompente e sofisticato.

Il gioco prospettico è amplificato dalla corsa delle stesse strisce, che corrono ininterrotte per tutto lo spazio a cielo aperto. E la curva intermedia contribuisce alla dinamicità di questa scena lineare.

Sono presenti tantissime tinte di ogni range cromatico (peraltro in versioni prevalentemente sature), ma non vi è alcun accumulo casuale: esse sono accostate e alternate con particolare cura, tanto da formare una percezione armonica sia nella visione generale sia isolando singole porzioni del rivestimento.

RELAZIONI CROMATICHE

NCS | FUORISALONE MILANO 2019

Un’esperienza particolarmente gratificante quella vissuta da NCS Colour Centre Italia durante la Design Week di Milano (9-14 aprile): il primo evento fuorisalone dell’azienda italiana, che ha preso le forme di un’installazione artistica con un protagonista indiscusso: il colore.

Sotto la direzione artistica di Gianluca Sgalippa, sono stati esposti i 15 lavori vincitori del nostro contest permanente Colour Match, che dalla versione digitale sono stati trasposti alla versione pittorica e ordinati, nell’allestimento, come veri e propri quadri.

L’evento ha rappresentato anche un’occasione per confrontare tanti approcci al mondo del colore e della sensibilità individuale verso un tema che, nel mondo del progetto, ha avuto fortune e importanza alterne.

Le magiche relazioni tra geometria e colore sono espresse da 15 pannelli coloratissimi. Pattern decorativi? Opere pittoriche? Grafiche astratte? Studi cromatici? Chissà… Tanti “match” che, combinati insieme davanti ai nostri occhi, formano una vera e propria galassia armonica.

CARTOLINA DAI TETTI

ARCHITETTURA | SHENZHEN

Questo intervento cromatico è documentato da questa unica foto tratta da Instagram. Oltretutto non si conosce il nome del progettista (semmai ve ne sia uno) e nemmeno la collocazione topografica nel tessuto di Shenzhen, megalopoli cinese confinante con Hong Kong. In questo caso, ci dobbiamo accontentare di uno scatto anonimo e divertente.

La sommità di un gruppo di edifici residenziali (uguali fra loro) è stata tinteggiata con colori differenti, a voler determinare la riconoscibilità di ciascuno rispetto agli altri. Curiosamente, è stata riportata anche una numerazione progressiva a grandi caratteri bianchi, quasi a riproporre, sotto il cielo, la numerazione civica normalmente presente a livello stradale.

Non capiamo il motivo di questa scelta, ma è come questa implicasse l’esistenza di punti di osservazione più alti, rispetto ai quali creare un fattore di orientamento.