GRANDEUR, SPLENDEUR, COULEUR

RESTAURATION | LE GRAND PALAIS

L’iconico edificio parigino Le Grand Palais è stato riaperto di recente per le Olimpiadi dopo un importante restauro curato da Chatillon Architectes e sponsorizzato da Chanel.

Tra la conclusione del cantiere e l’installazione delle strutture provvisorie per le gare di scherma, l’edificio ha rivelato tutta la sua stupefacente bellezza. L’intervento lo ha riportato al 1900, quando venne inaugurato per l’Expo.

Oltre a ripensare l’accesso pubblico rimuovendo muri e separazioni installati nel tempo e ad aumentare l’accessibilità pubblica complessiva del 60%, lo studio francese ha concentrato la propria attenzione soprattutto sulle strutture in ferro: i bellissimi balconi sono stati rinforzati e il rivestimento è stato completamente restaurato. Per la verniciatura è stato confermato il colore storico, ovvero un verde-giallo chiaro e di media saturazione.

 

Grandeur rhymes with splendor – The iconic Parisian building Le Grand Palais was recently reopened for the Olympics after a major restoration by Chatillon Architectes and sponsored by Chanel.

Between the completion of the construction site and the installation of the temporary structures for the fencing competitions, the building revealed all of its astonishing beauty. The intervention brought it back to 1900, when it was inaugurated for the Expo.

In addition to rethinking public access by removing walls and separations installed over time and increasing overall public accessibility by 60%, the French studio focused its attention above all on the iron structures: the beautiful balconies were reinforced and the cladding was completely restored. The historic color of the paintwork was confirmed, that is, a light, medium-saturated yellow-green.

 

MORBIDEZZA INFINITA

FURNITURE | BLASTATION

Il tema dell’imbottito componibile, inaugurato negli anni ’60, sembra attrarre ancora designer e aziende produttrici. Lo dimostra Bob, il sistema-divano frutto di una collaborazione assai allargata: oltre ad aggregare i pezzi, sono entrate in sinergia anche varie competenze del settore dell’arredo.

Blåstation è un marchio di spicco nella scena del design nordeuropeo, sempre orientato all’interpretazione della contemporaneità, mentre Kvadrat è leader nel campo dei tessuti d’arredo, con partecipazioni trasversali. Infine, Stefan Borselius, valente progettista, intrattiene con Blåstation una collaborazione di lunghissima data.

Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una nuova hit del design svedese, dove il tema della personalizzazione cromatica è al centro: il cliente può stabilire la palette cromatica, la forma e le dimensioni del divano semplicemente sommando i moduli e i setti divisori.

 

Infinite softness – The theme of modular sofas, inaugurated in the 1960s, still seems to attract designers and manufacturing companies. This is demonstrated by Bob, the sofa system that is the result of a very broad collaboration: in addition to aggregating the pieces, various skills in the furniture sector have also entered into synergy.

Blåstation is a leading brand in the Northern European design scene, always oriented towards the interpretation of contemporaneity, while Kvadrat is a leader in the field of furnishing fabrics, with transversal participations. Finally, Stefan Borselius, a talented designer, has had a very long-standing collaboration with Blåstation.

In short, there are all the ingredients for a new hit in Swedish design, where the theme of chromatic customization is at the center: the customer can establish the color palette, shape and dimensions of the sofa simply by adding the modules and the dividing partitions.

BIANCO, MA NON SOLO

ARCHITECTURE | KYRIAKOS MILTIADOU

L’architetto Kyriakos Miltiadou, autore di questo progetto, lo definisce come “uno dei progetti preferiti, che mi ricorda Rothko e il suo giallo su viola del 1956”.

Certamente l’osservatore è colpito da questa casa unifamiliare battezzata Domus Maya, situata ai margini di Nicosia, capitale di Cipro. E non certo per il solo candore.

L’edificio si presenta come un prisma scolpito e incastonato all’interno di un muro protettivo, creando un gioco unico di luce e spazio. Gli spazi sono progettati all’insegna del rigore sia formale che funzionale: la parte curiosa sta nella piccola porta giallo limone che la mette in relazione con il mondo esterno. Uno scherzo? Un divertissement architettonico? Una evocazione simbolica? Non lo sappiamo, ma è sufficiente questo dettaglio per aprire un nuovo approccio all’interpretazione di questo manufatto, che sicuramente rispecchia una mediterraneità assai sofisticata.

 

White, but not only – Architect Kyriakos Miltiadou, author of this project, defines it as “one of my favorite projects, which reminds me of Rothko and his yellow on purple from 1956”.

The observer is certainly struck by this single-family house named Domus Maya, located on the outskirts of Nicosia, the capital of Cyprus. And certainly not just for its whiteness.

The building appears as a sculpted prism set inside a protective wall, creating a unique play of light and space. The spaces are designed with both formal and functional rigor: the curious part is in the small lemon yellow door that connects it to the outside world. A joke? An architectural divertissement? A symbolic evocation? We don’t know, but this detail is enough to open a new approach to the interpretation of this artifact, which certainly reflects a very sophisticated Mediterranean style.

LE SEDUTE DI CHROMO SAPIENS

FURNITURE | LE FRENCH DESIGN

Le French Design è un ente che supporta le aziende nella loro trasformazione creativa, incuba i loro progetti e contribuisce alla loro promozione. Attraverso mostre, convegni e una forte presenza digitale in immagine e 3D, promuove l’arte di vivere francese nei cinque continenti, in un mondo alla ricerca di significato ed emozione.

Aperta fino al 15 settembre nella sede parigina, la mostra “Chromo Sapiens” evidenzia, oltre al suo effetto benefico ed energizzante, il ruolo strategico del colore nell’arredo.

Cinque assi principali ne decifrano l’uso tonificante nelle diverse fasi della creazione, produzione e perpetuazione di un marchio o di uno stile.

Come in una maliziosa cartella colori, sono riunite una ventina di sedute realizzate da designer, architetti, marchi ed editori francesi, sia in produzione industriale sia artigianalmente. La gamma delle lavorazioni è amplificata dal tocco finale della scenografia ultra-pop e a basso impatto curata dallo studio Uchronia.

 

Chromo sapiens seats – Le French Design is an organization that supports companies in their creative transformation, incubates their projects and contributes to their promotion. Through exhibitions, conferences and a strong digital presence in images and 3D, it promotes the French art of living on five continents, in a world in search of meaning and emotion.

Open until September 15th at the Parisian headquarters, the “Chromo Sapiens” exhibition highlights, in addition to its beneficial and energizing effect, the strategic role of color in furniture.

Five main axes decipher its invigorating use in the different phases of creation, production and perpetuation of a brand or style.

As in a mischievous color chart, around twenty seats made by French designers, architects, brands and publishers are brought together, both in industrial production and by hand. The range of workmanship is amplified by the final touch of the ultra-pop and low-impact scenography curated by the Uchronia studio.

gory of Pop.

DALL’IDEA AL COLORE

PAINTING | VALERIO ADAMI

È in corso a Milano, presso il Palazzo Reale, una mostra monografica dedicata a Valerio Adami (fino al 22 settembre 2024), uno degli artisti di maggior spicco nel campo della pittura del secondo 900. Tra gli anni ‘70 e ’80, la sua opera è stata oggetto di uno sguardo attento da parte non solo della critica d’arte, del collezionismo e del pubblico, ma anche di filosofi e intellettuali di varia estrazione. In altre parole, è stato considerato uno dei corifei del pensiero postmoderno, soprattutto nella transizione dal classicismo alla decostruzione.
In questa sede non vogliamo indagare su questa sfera, ma riconoscere la sua efficacia in termini di uso del colore. Le forme di sua creazione sono campi a tinte unite separati da linee nere, che decostruiscono e ricompongono l’immagine, definendo sommariamente anche i dettagli interni alla figura. La mostra si intitola “Pittore d’idee”, ma siamo colpiti dal passaggio dall’idea alla visione, attraverso una ricerca cromatica assai potente e innovativa, che oltrepassa la semplice categoria del Pop.

(una parte delle immagini è stratta dal sito palazzorealemilano.it, le altre liberamente dal web)

 

From idea to color – A monographic exhibition dedicated to Valerio Adami is currently underway at the Palazzo Reale in Milan (until September 22, 2024), one of the most prominent artists in the field of painting in the second half of the 20th century. Between the 1970s and 1980s, his work was the object of careful scrutiny not only by art critics, collectors and the public, but also by philosophers and intellectuals of various backgrounds. In other words, he was considered one of the leaders of postmodern thought, especially in the transition from classicism to deconstruction.
Here we do not want to investigate this sphere, but to recognize its effectiveness in terms of the use of color. The forms he created are solid-colored fields separated by black lines, which deconstruct and recompose the image, also summarily defining the details inside the figure. The exhibition is titled “Painter of Ideas”, but we are struck by the passage from idea to vision, through a very powerful and innovative chromatic research, that goes beyond the simple category of Pop.

NEL BIANCO DIPINTO DI BLU

TABLEWARE | ROYAL DELFT

Oggi Royal Delft presenta la sua nuova collezione di stoviglie, Dutch Dawn, basata sulla tradizione secolare della pittura di paesaggio. Ispirata dall’affascinante tranquillità della campagna olandese all’alba, questa nuova collezione di piatti e tazze porta la mistica del primo mattino sulla tavola da pranzo, come in un inno all’heritage di Royal Delft in tema di paesaggi dipinti.

Se abbinati alla decorazione tono su tono del sottopiatto e del piatto grande, i disegni riflettono in modo sorprendente l’aura mistica del paesaggio olandese delle prime ore del giorno.

Il paesaggio specifico raffigurato sulla collezione Dutch Dawn è stato creato dal maestro pittore di Royal Delft e si basa su un dipinto su piastrelle di Frytom.

Questa proposta rappresenta una riuscitissima connessione tra presente e passato: la tradizione della maiolica di Delft prende origine addirittura nel XVI secolo come esempio illustre di proto-design.

 

In white painted with blue – Today Royal Delft presents its new tableware collection, Dutch Dawn, based on the centuries-old tradition of landscape painting. Inspired by the charming tranquility of the Dutch countryside at dawn, this new collection of plates and cups brings the mystique of early morning to the dining table, as in a hymn to Royal Delft’s painted landscape heritage.

When combined with the tone-on-tone decoration of the charger and large plate, the designs strikingly reflect the mystical aura of the Dutch landscape at the early hours of the day.

The specific landscape depicted on the Dutch Dawn collection was created by the master painter of Royal Delft and is based on a tile painting by Frytom.

This proposal represents a very successful connection between present and past: the tradition of Delft majolica dates back to the 16th century as an illustrious example of proto-design.

UNA PIAZZA A ROTELLE

OLIMPIC GAMES PARIS 2024 | RAPHAËL ZARKA

Non potevano sfuggirci nemmeno le Olimpiadi del 2024, che apriranno i battenti tra pochi giorni a Parigi. Come vuole la tradizione improntata alla grandeur, la capitale francese sta allestendo infrastrutture e spazi urbani secondo l’idea della magnificenza e dell’alta performatività.

Non manca la collaborazione tra design e arte, che dà vita, fra le tante iniziative, a un’insolita installazione di fronte al Beaubourg: lo skatepark Cycloïd Piazza, fruibile liberamente da un pubblico “specializzato”. Coloratissimo, super geometrico, dallo stile fra pop e postmoderno, ha come sfondo la celebre architettura firmata da Renzo Piano e Richard Rogers.

A livello progettuale, è il frutto della collaborazione tra l’artista Raphaël Zarka e l’architetto Jean Benoît Vétillard. Insomma, una vera e propria opera d’arte da vivere con la tavoletta a rotelle fino al 15 settembre.

 

A square on wheels – Not even the 2024 Olympics could escape us, which will open their doors in a few days in Paris. As tradition dictates grandeur, the French capital is setting up infrastructure and urban spaces according to the idea of magnificence and high performativity.

There is no shortage of collaboration between design and art, which gives life, among the many initiatives, to an unusual installation in front of the Beaubourg: the Cycloïd Piazza skatepark, freely accessible to a “specialized” public. Colorful, super geometric, with a style between pop and postmodern, it has as its backdrop the famous architecture designed by Renzo Piano and Richard Rogers.

At a design level, it is the result of the collaboration between the artist Raphaël Zarka and the architect Jean Benoît Vétillard. In short, a true work of art to be experienced with the rolling tablet until September 15th.

LA TAVOLOZZA URBANA

ARCHITECTURE | THAD SUP ATELIER

Il Huizhong Starry Center, complesso prevalentemente commerciale situato a Jinan, si incastona tra aree residenziali, scuole, uffici, ristoranti e varie piccole imprese e mira a ringiovanire la comunità attraverso uno spazio iconico.

Il progetto parte da concetti oramai consolidati e tipici del Modernismo, ma la sua parte innovativa sta nel colore, per la cui definizione i progettisti dichiarano: «Abbiamo attentamente curato una tavolozza di colori ispirata alla ricchezza culturale della città vecchia di Jinan. Questa selezione di colori trae ispirazione dall’essenza culturale dei punti panoramici urbani e dai colori tipici del paesaggio.

La distribuzione cromatica risultante ottiene un effetto di variazione naturale, contrastando e integrando i toni caldi degli edifici vicini con rinfrescanti tonalità blu-verdi. Il risultato complessivo è uno stato cromatico urbano armonioso che infonde nuova vita all’ambiente circostante».

 

The urban palette – The Huizhong Starry Center, a predominantly commercial complex located in Jinan, is nestled between residential areas, schools, offices, restaurants and various small businesses and aims to rejuvenate the community through an iconic space.

The project starts from concepts that are now consolidated and typical of Modernism, but its innovative part lies in the colour, for the definition of which the designers declare: «We have carefully curated a color palette inspired by the cultural richness of the old city of Jinan. This color selection draws inspiration from the cultural essence of urban scenic spots and typical landscape colors.

The resulting color distribution achieves a natural variation effect, contrasting and complementing the warm tones of neighboring buildings with refreshing blue-green hues. The overall result is a harmonious urban color state that breathes new life into the surrounding environment».

 

LA “BELLEZZA” DEI TONI FREDDI

INTERIOR | ISENSE DESIGN

Beauty π Cloud White sostiene un concetto di cura della pelle delicato, profondo, organico, trasparente e minimalista. Per questo i designer del nuovo salone di bellezza, situato a Beijing, affrontano la sfida di stabilire una brand identity memorabile, perseguendo un equilibrio visivo tra i concetti di “natura organica” e di “professionalità scientifica”.

Attualmente, la maggior parte dei saloni di bellezza sono dominati da colori neutri come beige, legno e bianco e nero. Pertanto, Isense ha deciso di utilizzare coraggiosamente la materia cromatica dalla facciata esterna fino ai piccoli spazi interni. Il verde, in una versione brillante, si presenta da subito come il colore del marchio, mentre l’azzurro è ampiamente utilizzato nelle aree pubbliche interne come elemento ausiliario, per bilanciare il verde e per ottenere una sensazione naturale, rinfrescante e tranquilla, ma anche come strumento di zoning interno.

 

The “beauty” of cold tones – Beauty π Cloud White advocates a delicate, deep, organic, transparent and minimalist skincare concept. For this reason, the designers of the new beauty salon, located in Beijing, face the challenge of establishing a memorable brand identity, pursuing a visual balance between the concepts of “organic nature” and “scientific professionalism”.

Currently, most beauty salons are dominated by neutral colors such as beige, wood and black and white. Therefore, Isense decided to courageously use the color material from the external facade to the small internal spaces. Green, in a bright version, immediately presents itself as the color of the brand, while light blue is widely used in internal public areas as an auxiliary element, to balance the green and to obtain a natural, refreshing and tranquil sensation, but also as an internal zoning tool.

INDENTITÀ E DIFFERENZA

INTERIOR | CÉSAR MACHADO MOREIRA

In questa via di Oporto, una vecchia facciata ingloba i quattro volumi in cui si disarticola un nuovo edificio residenziale. Questi hanno forme differenti e si presentano come quattro piccole torri. Ogni appartamento, destinato ad affitto, misura circa 50 mq ed è disposto su due piani con living room, camera da letto e bagno.
La complessità tipologica è accompagnata da scelte di interior design davvero energiche. L’architetto César Machado Moreira ha optato per una forma di brutalismo che punta all’esaltazione dei singoli materiali, a partire dal cemento a vista delle strutture e dei solai, fino al parquet in legno nodoso e a venature molto contrastate.
Tutta la parte d’arredo, tutto rigorosamente su misura, comprese le scale interne, adotta un inconsueto tono di blu a media cromaticità, che contrasta con l’identità autentica dei materiali edilizi.

 

Identity and difference – In this street in Porto, an old facade incorporates the four volumes into which a new residential building is divided. These have different shapes and look like four small towers. Each apartment, intended for rent, measures approximately 50 m2 and is arranged on two floors with living room, bedroom and bathroom.
The typological complexity is accompanied by truly energetic interior design choices. Architect César Machado Moreira opted for a form of brutalism that aims to exalt the individual materials, starting from the exposed concrete of the structures and floors, up to the knotty wooden parquet with highly contrasting grain.
The entire piece of furniture, all strictly tailor-made, including the internal stairs, adopts an unusual tone of blue with medium chromaticity, which contrasts with the authentic identity of the building materials.