LA MURAGLIA ROSSA

ARCHITETTURA | RICARDO BOFILL

In Spagna, sulla costiera di Alicante, sorge un complesso residenziale progettato da Ricardo Bofill, edificato tra il 1968 e il 1973.

L’intervento intrattiene con il territorio un rapporto complesso ma perfetto. Si adatta alla difficile morfologia del sito – una scarpata rocciosa e ripida, che scende verso il mare – nonostante la notevole articolazione tipologica. Difatti, il riferimento insediativo è la fortificazione medievale araba, reinterpretato attraverso la fitta intersezione tra volumi prismatici.

In generale, le facciate (totalmente a intonaco) presentano un andamento asimmetrico, uno slancio verticale e incessanti effetti chiaroscurali. Quelle rivolte al Mediterraneo sono di color rosso-rosato, ritmate dai balconi arancio; i volumi verso l’entroterra sono invece tinteggiati in azzurro e blu.

Pur apparendo come una provocazione tipica dell’architettura radicale, l’uso colore decreta un forte legame con il paesaggio.

AFRICA CHIAMA ITALIA

ARTE | MILANO, CITY LIFE

ArtLine è un progetto di arte contemporanea del Comune di Milano, che coinvolge diversi artisti under40, mirato all’arricchimento del parco pubblico di City Life. L’installazione più recente (e più “social”) è Coloris, firmata da Pascale Marthine Tayou.

Da un pavimento in calcestruzzo, che rappresenta il planisfero terrestre, si eleva un centinaio di tubi metallici verniciati con colori vivaci e luminosi. Le loro altezze variano dai 6 ai 12 metri e sulla sommità di ogni palo si trova un uovo.

L’opera è un’esplosione cromatica che si irradia sulla città. L’artista belga-camerunense riconosce nell’uso del colore, abbinato al valore simbolico dell’uovo, un forte significato di fecondità e di fratellanza tra le etnie oramai radicate nel capoluogo lombardo. Egli opta per una palette molto variegata, che coinvolge tutte le tinte dello spettro primario e tante loro nuance, in contrasto con la monocromia delle nuove architetture circostanti.

L’ARCOBALENO DI CRISTALLO

FASHION | SWAROVSKI

Negli ultimi anni, varie iniziative progettuali e d’immagine hanno consentito alla Swarovski di collocare il proprio prodotto su orbite contemporanee, pur rimanendo fedele al tema del cristallo sfaccettato.

In occasione dell’opening della nuova Manufaktur, a Wattens, l’azienda austriaca ha chiesto a Carlotta Tabaroni di creare un’installazione. La stylist ha valorizzato gli elementi Swarovski – dallo strass più minuto, da usare come semilavorato, fino alle proposte fashion più complete – in una sequenza cromatica davvero spettacolare. Su due scaffali curvilinei, di color bianco, sono stati mescolati gli oggetti in modo da creare una sfumatura continua, che parte dal bianco per attivare al blu.

Un arcobaleno lineare, che lascerà sicuramente un’impronta nell’immaginario dell’azienda che esporta in tutto il mondo, regalando sogni scintillanti a chi non può permettersi i diamanti.

PUNTINI D’AUTORE

ARREDO | ALESSANDRO MENDINI

Un’altra operazione “illuminata” di Alpi, leader nel settore delle superfici decorative in legno. Dopo le impiallacciature di Ettore Sottsass, l’azienda riedita il primo legno realizzato per Atelier Mendini nel 1991: Pointillisme COL e B/N, ovvero un decoro in versione “solare”, a colori, e in versione “lunare” nei toni del grigio.

Pixel policromi e suggestioni del pointilismo sono riprodotti nel legno Alpi grazie alla cultura sartoriale dell’azienda, che ha permesso di realizzare questo disegno preservandone il carattere pulviscolare e intangibile.

Per il rilancio di quel modello, Alessandro Mendini (con la collaborazione di con Alex Mocika) ha disegnato una capsule collection di contenitori, denominata “Tre Primitivi”, caratterizzata da geometrie solenni e da superfici dall’immagine granulare, in perenne tensione fra luce e ombra, fra giorno e notte, fra energia e tenebra.

ACQUERELLI BAROCCHI

PITTURA | MANUALISTICA

Nel 2014 è stato ritrovato, presso la Bibliothèque Méjanes di Aix-en-Provence, un libro risalente al 1692 ma pressochè sconosciuto, a parte gli addetti ai lavori dell’epoca barocca.

È un manuale cromatologico, in esemplare unico, a uso delle botteghe di dei pittori e illustratori del XVII secolo: in oltre 700 pagine scritte a mano in olandese, l’autore, che si identifica come A. Boogert, descrive come rendere i colori ad acquerello, come mescolarli tra di loro e come cambiare il loro tono con l’aggiunta di “uno, due o tre porzioni di acqua”. Le pagine riportano un numero estesissimo di campioni di colore dipinti a mano in differenti sfumature, con tanto di classificazione alfanumerica.

Il Traité des couleurs servant à la peinture à l’eau era probabilmente la guida sul colore più completa del suo tempo. In una fase storica di rivoluzioni scientifiche e di sperimentazione pittorica, si tratta certamente di uno strumento di immenso interesse metodologico.

IL CALCIO OSPITA LA PITTURA

ARTE | OFFSIDE GALLERY

Nel paesaggio dell’arte contemporanea, segnaliamo un’iniziativa a dir poco strepitosa. A Lione, nel cuore della Francia, ha appena aperto i battenti una galleria d’arte senza… galleria. Difatti, Offside è costituita da un collettivo di artisti attivi nell’ambito della street art, per cui senza la necessità di uno spazio chiuso e canonico.

In tal senso, nessuna superficie è più adeguata delle strutture in cemento armato del Grupama Stadium, soprattutto per le dimensioni. Così i direttori, Guillaume et Gautier Mathieu, offrono la visione delle opere al pubblico calcistico e accolgono altri visitatori in orari infrasettimanali.

Qui pubblichiamo alcune immagini dell’insolita scala arcobaleno, di cui sono state colorati sia i gradini sia l’estradosso, ciò che la rende un’opera di writing decisamente tridimensionale.